Il Bando Fiere 2025, promosso da Unioncamere Piemonte, mira a supportare le imprese artigiane piemontesi su mercati nazionali ed internazionali nella partecipazione eventi fieristici, per lo sviluppo di rapporti commerciali, il rafforzamento delle imprese sul mercato, la valorizzazione di produzioni tipiche.
1) A chi è rivolto il Bando Fiere 2025?
Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese artigiane con sede operativa attiva in Piemonte. Le imprese devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente e devono possedere l’annotazione della qualifica di impresa artigiana. Inoltre, le imprese devono garantire di non aver richiesto né ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese ammissibili.
2) Cosa finanzia il Bando Fiere 2025?
Il bando offre contributi a fondo perduto per sostenere la partecipazione delle imprese artigiane piemontesi a eventi fieristici nazionali o internazionali che si svolgano in Italia. Le spese finanziate includono:
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- Iscrizione alla fiera.
- Costi per l’area espositiva.
- Allestimento dello stand tramite l’ente fiera come espositore diretto o allestitore esterno autorizzato.
L’importo del contributo a fondo perduto varia da un minimo di € 2.000 a un massimo di € 5.000. Non saranno concessi contributi per spese inferiori a € 2.000.
La fiera deve essere inclusa nel Calendario fieristico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e deve svolgersi tra il sessantesimo giorno successivo alla presentazione della domanda e il 31 dicembre 2025.
3) Quali sono i tempi del Bando Fiere 2025?
Il bando resterà aperto fino al 1° novembre 2025 alle ore 12:00. La dotazione finanziaria del bando ammonta a € 350.000, con € 15.000 riservati alle imprese della filiera del legno. I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili, seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2024 il plafond “de minimis” disponibile per le singole imprese è aumentato a 300.000 €; per maggiori info consultate la nostra guida “de minimis”.