Il bando Resto al Sud 2.0, promosso da Invitalia, è destinato a sostenere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, lavorative autonome e libere professioni nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e stimolare l’imprenditorialità locale anche in contesti di difficoltà.
1) A chi è rivolto il bando RESTO AL SUD 2.0?
Il bando è rivolto a:
-
Giovani che abbiano compiuto 18 anni e non ancora compiuto 35 anni al momento della domanda
-
Persone che siano in condizione di inoccupazione, inattività o disoccupazione, compresi i soggetti del programma GOL (“Garanzia di occupabilità dei lavoratori”) e i cosiddetti working poor
-
Soggetti che vogliano avviare attività imprenditoriali, professionali o autonome, purché in settori ammessi (escluse agricoltura, pesca e acquacoltura)
2) Quanto e cosa finanzia il bando RESTO AL SUD 2.0?
L’agevolazione consiste in una combinazione di contributi a fondo perduto, a seconda dell’investimento previsto:
-
Voucher a fondo perduto fino a 40.000 €
-
Voucher elevato fino a 50.000 € in caso di investimenti green o digitali
-
Contributo del 75% a fondo perduto per programmi d’investimento fino a 120.000 €
-
Contributo del 70% a fondo perduto per investimenti compresi tra 120.001 € e 200.000 €
Il contributo copre una parte significativa delle spese ammissibili pertinenti al progetto imprenditoriale.
3) Quali sono i tempi del bando RESTO AL SUD 2.0?
-
Apertura dello sportello: dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025
-
Le domande saranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione, entro 90 giorni dalla ricezione, entro il limite delle risorse disponibili
Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2024 il plafond “de minimis” disponibile per le singole imprese è aumentato a 300.000 €; per maggiori info consultate la nostra guida “de minimis”