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Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale – MIMIT 2025

TRANSIZIONE INDUSTRIALE

Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito del PNRR, mira a incentivare l’efficienza energetica e il riutilizzo delle risorse nelle imprese, supportando la transizione ecologica e la sostenibilità dei processi produttivi. 

1) A chi è rivolto il bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?

Il bando è rivolto alle imprese manifatturiere di qualsiasi dimensione, con attività classificate nella sezione C della classificazione ATECO 2007, localizzate in Italia e con unità produttive attive nel territorio nazionale.

2) Quanto e cosa finanzia il bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto, entro i limiti previsti dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo per la decarbonizzazione”.

L’investimento minimo è di 3 MLN e quello massimo di 20 MLN.

Le principali tipologie includono:

  1. Miglioramento dell’efficienza energetica
    • Contributo base: 30% delle spese ammissibili.
    • Maggiorazioni:
      • 20% per piccole imprese,
      • 10% per medie imprese,
      • 15% per investimenti in zone A,
      • 5% per investimenti in zone C.
    • Riduzioni: Se i costi ammissibili considerano il 100% del totale, l’intensità e le maggiorazioni si riducono del 50%.
    • Edifici produttivi: Agevolazione del 30% o 25%, aumentabile fino al 15% per un miglioramento energetico di almeno il 40%.
  2. Impianti da autoproduzione di energia
    • Autoproduzione da fonti rinnovabili o idrogeno: Contributo del 45%, con maggiorazioni del 20% per piccole imprese e 10% per medie imprese.
    • Impianti di stoccaggio e cogenerazione diversa: Contributo del 30%, con le stesse maggiorazioni.
  3. Uso efficiente delle risorse
    • Contributo base: 40% delle spese ammissibili.
    • Maggiorazioni: 20% per piccole imprese, 10% per medie imprese, 15% per zone A, e 5% per zone C.
  4. Cambiamento del processo produttivo
  • Contributo a fondo perduto con intensità variabile in base alla dimensione aziendale e alla zona, secondo la Carta degli aiuti a finalità regionale.

Le spese ammissibili devono essere strettamente legate alla realizzazione dei programmi di investimento, relative a:

      1. Acquisto e costruzione di immobilizzazioni:
        • Suolo aziendale e sistemazioni (fino al 10% dell’investimento totale).
        • Opere murarie e assimilate (fino al 40% e solo se funzionali agli obiettivi ambientali).
        • Impianti e attrezzature di nuova fabbricazione.
        • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
      2. Efficientamento energetico (nel caso del Quadro Temporaneo):
        • Costi totali di attrezzature, macchinari e impianti necessari.
      3. Formazione del personale:
        • Compensi per formatori in base alle ore di partecipazione.
        • Costi di esercizio per formatori e partecipanti (viaggi, alloggio, materiali, strumenti, ecc.).
        • Costi per servizi di consulenza connessi alla formazione.

3) Quali sono i tempi del bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?

La procedura è valutativa a graduatoria. Le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 alle ore 12:00 del 8 aprile 2025.

I progetti devono essere avviati entro sei mesi dalla concessione del finanziamento e completati entro il 31 dicembre 2026.

La dotazione complessiva del bando è di 400.000.000 di euro.

Almeno il 40% delle risorse complessive è destinato a progetti realizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il 50% delle risorse del bando è riservato alle imprese energivore iscritte all’elenco CSEA e operanti in settori ad alta intensità energetica.

Il regime di aiuti del bando è lo GBER.

Per informazioni aggiuntive inerenti al regolamento 651/2014 (GBER), al seguente link trovate il nostro articolo dedicato: https://europrogettazionepdr.it/regolamento-651-2014-gber/

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