Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito del PNRR, mira a incentivare l’efficienza energetica e il riutilizzo delle risorse nelle imprese, supportando la transizione ecologica e la sostenibilità dei processi produttivi.
1) A chi è rivolto il bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?
Il bando è rivolto alle imprese manifatturiere di qualsiasi dimensione, con attività classificate nella sezione C della classificazione ATECO 2007, localizzate in Italia e con unità produttive attive nel territorio nazionale.
2) Quanto e cosa finanzia il bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto, entro i limiti previsti dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6 del “Quadro temporaneo per la decarbonizzazione”.
L’investimento minimo è di 3 MLN e quello massimo di 20 MLN.
Le principali tipologie includono:
- Miglioramento dell’efficienza energetica
- Contributo base: 30% delle spese ammissibili.
- Maggiorazioni:
- 20% per piccole imprese,
- 10% per medie imprese,
- 15% per investimenti in zone A,
- 5% per investimenti in zone C.
- Riduzioni: Se i costi ammissibili considerano il 100% del totale, l’intensità e le maggiorazioni si riducono del 50%.
- Edifici produttivi: Agevolazione del 30% o 25%, aumentabile fino al 15% per un miglioramento energetico di almeno il 40%.
- Impianti da autoproduzione di energia
- Autoproduzione da fonti rinnovabili o idrogeno: Contributo del 45%, con maggiorazioni del 20% per piccole imprese e 10% per medie imprese.
- Impianti di stoccaggio e cogenerazione diversa: Contributo del 30%, con le stesse maggiorazioni.
- Uso efficiente delle risorse
- Contributo base: 40% delle spese ammissibili.
- Maggiorazioni: 20% per piccole imprese, 10% per medie imprese, 15% per zone A, e 5% per zone C.
- Cambiamento del processo produttivo
- Contributo a fondo perduto con intensità variabile in base alla dimensione aziendale e alla zona, secondo la Carta degli aiuti a finalità regionale.
Le spese ammissibili devono essere strettamente legate alla realizzazione dei programmi di investimento, relative a:
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- Acquisto e costruzione di immobilizzazioni:
- Suolo aziendale e sistemazioni (fino al 10% dell’investimento totale).
- Opere murarie e assimilate (fino al 40% e solo se funzionali agli obiettivi ambientali).
- Impianti e attrezzature di nuova fabbricazione.
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
- Efficientamento energetico (nel caso del Quadro Temporaneo):
- Costi totali di attrezzature, macchinari e impianti necessari.
- Formazione del personale:
- Compensi per formatori in base alle ore di partecipazione.
- Costi di esercizio per formatori e partecipanti (viaggi, alloggio, materiali, strumenti, ecc.).
- Costi per servizi di consulenza connessi alla formazione.
- Acquisto e costruzione di immobilizzazioni:
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3) Quali sono i tempi del bando Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale?
La procedura è valutativa a graduatoria. Le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 alle ore 12:00 del 8 aprile 2025.
I progetti devono essere avviati entro sei mesi dalla concessione del finanziamento e completati entro il 31 dicembre 2026.
La dotazione complessiva del bando è di 400.000.000 di euro.
Almeno il 40% delle risorse complessive è destinato a progetti realizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il 50% delle risorse del bando è riservato alle imprese energivore iscritte all’elenco CSEA e operanti in settori ad alta intensità energetica.
Il regime di aiuti del bando è lo GBER.
Per informazioni aggiuntive inerenti al regolamento 651/2014 (GBER), al seguente link trovate il nostro articolo dedicato: https://europrogettazionepdr.it/regolamento-651-2014-gber/